2008-05-15

Shared & social cataloging

Può essere interessante mettere a confronto il concetto di catalogazione partecipata (shared cataloging) e quello di catalogazione sociale (social cataloging).

Il primo è nato con le prime reti di biblioteche (l'OCLC nasce nel 1967) e si riferisce alla condivisione e al riuso dei dati relativi alla catalogazione dei documenti (libri, periodici ecc): sfruttando gli strumenti informatici, idealmente una edizione del Il nome della rosa di Eco dovrebbe essere catalogata una sola volta in Italia: tutte le altre biblioteche - che la acquisiscono nella propria raccolta - dovrebbero semplicemente importare nel proprio catalogo le informazioni già confezionate.

Il secondo invece masce in ambiente web 2.0 e si riferisce alla condivisione delle informazioni sulle raccolte personali (libri, ma anche CD, medaglie, bustine da zucchero ecc.). Il riuso dei dati - di solito importati dai cataloghi delle biblioteche - è uno degli aspetti. Uno dei servizi più famosi di catalogazione sociale: LibraryThing.

1 commento:

Andrea ha detto...

Io ci vedo però anche un elemento comune: quella modifica/arricchimento dei record già presenti nel catalogo, presente anche nella catalogazione shared trova il suo fondamento nel network.

Questo solo per dire che in certi casi pare proprio che le biblioteche fossero davvero social anche molto prima della nascita del Web 2.0.

Grazie di tutti gli spunti, Giovanni.